Fiammetta Giuliani è figlia d’arte. Sua madre dipingeva ritratti e lei è stata per anni la sua modella più paziente. In quei lunghi pomeriggi, quando si raccoglieva immobili nei suoi pensieri , mentre la sua figura assorta prendeva forma sulla tela, non aveva mai pensato di voler essere artista anche lei. Fiammetta ha voluto essere romanticamente una persona normale. La sua vita di ragazza, poi donna, poi madre ha segretamente composta un magma di sensazioni forti ed inespresse Le forme dei suoi sogni, dei suoi desideri, dei suoi incubi hanno plasmato la sua forma artistica. Un giorno Fiammetta ha incontrato la sua consapevolezza e senza troppo riflettere è corsa in un negozio a comprare un blocco di creta. Il più era fatto. Aveva scoperto dentro di lei la voglia inarrestabile di liberare i suoi prigionieri: il talento e l’aspirazione artistica. Il suo sentire cominciava a prendere forma ma aveva bisogno della tecnica, del metodo, dei trucchi del mestiere. La scuola le ha dato gli strumenti per trovarsi e proseguire nella sua strada ormai svelata. Le sue opere hanno acquistato da subito la forza di una grande ispirazione tenuta per troppo tempo a freno: dall’abbraccio ermetico e blindato di una coppia che cerca se stessa, allo slancio di una fragile figura femminile che ha catturato la sua luna e quindi i suoi sogni. Dalle rappresentazioni delle mostruose torture sulle donne argentine, condannate da una fasciatura delle gambe unite a morire di parto, fino alla donna che, scaturita da un blocco di materia, sta finendo di scolpire se stessa. La forza espressiva delle donne di Fiammetta Giuliani non ne asconde la loro consapevole fragilità. L’aereo abbraccio di 5 figure sospese in una danza sul globo terrestre si è trasformato, nell’opera della Giuliani, in un abbraccio serrato che custodisce con grande potenza scultorea la sacralità dell’amicizia e della condivisione, l’ultima barriera al vuoto della solitudine esistenziale. In questa opera Fiammetta Giuliani ha voluto rivisitare il famoso dipinto di Henri Matisse “La danse”. L’ancestrale voglia di trovarsi tra uomo e donna prende forma nella paura di perdersi, nel tormentato abbraccio dei corpi, nel sensuale sfiorarsi dei piedi. Alla ricerca continua di un incontro per sempre. Il mondo suggestivo delle sculture di Fiammetta Giuliani ha ancora molti volti da svelare.